La bacchetta magica
e lo spirito dell'albero
Il guru del risveglio non è nell’Himalaya, si trova nel vostro giardino
Il cemento sta avanzando ovunque. Prima di costruire una casa, ne viene rasata la vegetazione tutt'intorno. È una tendenza generale, ispirata all’uomo da un certo tipo di demoni del materialismo che Rudolf Steiner ha chiamato «arimaniani» in riferimento ad Arimane, il demone della desertificazione nella mitologia persiana. Questi demoni della materia giubilano quando cadono gli alberi, poiché l’albero costituisce un ancoraggio spirituale per l’essere umano. Gli alberi sono stati a lungo un baluardo per l’umanità, poiché sono un’emanazione dell’anima collettiva. Tutta la natura è un’esteriorizzazione della vita interiore. Assistiamo dunque a un movimento di ripiegamento delle specie in via d’estinzione. Perdendo il suo ambiente vegetale, l’uomo perde anche la sua coscienza. Sappiamo, per esempio, che gli gnomi che lavorano nelle radici, ci procurano uno spirito di vigilanza e stimolano il nostro risveglio interiore. Ebbene sì, il guru del risveglio non è nell’Himalaya, si trova nel vostro giardino! - Joël Labruyère
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La Bacchetta magica secondo Wikipedia
La bacchetta magica è un bastoncino, diritto e sottile, di legno, metallo o altro materiale, approssimativamente lungo 30 cm (1 piede), e con una circonferenza di 25 mm (1 pollice) circa.
Esistono tre tipi di bacchetta magica: la bacchetta magica vera e propria, per la quale in inglese viene usato il termine wand il bastone, in inglese rod lo scettro o verga, in inglese virge Il bastone (rod) di Mosè era una bacchetta magica in nocciolo. Per quanto riguarda il Cristianesimo, in molti affreschi del III e IV secolo, all'interno di catacombe, Cristo compie miracoli attraverso l'uso della bacchetta. Nella Wicca e nella magia cerimoniale, i praticanti usano le bacchette magiche per canalizzare l'energia; per uno scopo molto simile viene alle volte usato l'athame. Tradizionalmente le bacchette sono in legno, ma possono avere delle applicazioni in metallo o cristallo per amplificarne la potenza. Di solito si usa il legno vivo, ottenuto dalla potatura di diversi tipi di alberi: la quercia, il nocciolo, o altri alberi sacri, molto potente è il sambuco. Il legno viene lavorato, ripulito dalla corteccia, intagliato, lavorato ed eventualmente decorato con pietre e metalli di valore per il praticante, ed in seguito caricata di energia con particolari rituali. Nel Zoroastrismo esiste un rituale simile, noto come barsom. È opinione diffusa presso gli studiosi che le bacchette magiche derivino dai bastoni degli Sciamani, specialmente dell'Asia centrale e Siberia, dove viene usata per esempio per colpire il terreno nelle cerimonie religiose. |
Oggetti magici di Harry Potter
Bacchetta magica
Le bacchette magiche (wands) sono uno strumento essenziale per un mago, indispensabile per molti tipi di arti magiche (tranne le pozioni), sebbene eseguire incantesimi senza bacchetta sia comunque possibile, anche se molto complicato. Come spiega Olivander, uno tra i più grandi costruttori di bacchette, è la bacchetta a scegliere il mago. Le bacchette hanno quattro caratteristiche distintive: lunghezza, flessibilità, il materiale usato per l'anima e il tipo di legno usato per ricoprirla. L'anima della bacchetta è solitamente un oggetto o una sostanza presi da un essere magico, tra cui piume di coda di fenice, crini di unicorno, corde di cuore di drago, capelli di veela o, molto più raramente, crini di thestral. Le bacchette magiche sono personalizzate per ogni mago o strega, adattandosi meglio alle proprie capacità e inclinazioni; ciò nonostante, si possono usare anche bacchette altrui, seppure in maniera meno efficace. Come già accennato, una bacchetta nuova sceglie da sola se concedere la propria obbedienza ad un mago. Quando la concede, il mago diventa il proprietario esclusivo della bacchetta in questione, l'unico a poterla utilizzare in maniera efficace. La bacchetta può tuttavia cambiare proprietario, se viene sottratta contro la volontà del suo possessore. In questo caso la bacchetta riconosce il nuovo padrone e gli obbedisce. Per impadronirsi di una bacchetta altrui è necessario disarmare il proprietario (con l'incantesimo di disarmo o, più difficilmente, strappandogli la bacchetta di mano) o ucciderlo. La famosa Bacchetta di Sambuco passa da secoli di proprietario in proprietario tramite omicidio. La serie è stata interrotta da Grindelwald, che ha preso la bacchetta a Gregorovich ma non l'ha ucciso. Bacchette magiche aventi la stessa anima provocano strani effetti (Prior Incantatio) quando vengono dirette l'una contro l'altra in un combattimento, come quando Harry dovette affrontare Lord Voldemort in Harry Potter e il calice di fuoco. Entrambe le bacchette infatti avevano al loro interno una piuma di Fanny, la fenice di Albus Silente. L'effetto provocato è una versione estesa dell'Incantesimo Reversus: da una delle due bacchette sprigionano i fantasmi degli incantesimi eseguiti da quella bacchetta, in ordine cronologico inverso. Quando il contatto fra le due bacchette si interrompe i fantasmi scompaiono dopo pochi secondi. Se la bacchetta aveva ucciso delle persone, i fantasmi di queste compariranno e saranno in grado di interagire con il mondo esterno, benché anch'essi debbano scomparire poco dopo la rottura del contatto. Si sa che la più potente delle bacchette mai esistite è la leggendaria Bacchetta di Sambuco, il primo dei tre Doni della Morte, di cui Harry, Ron ed Hermione vengono a conoscenza della loro esistenza nel settimo libro della saga. La Rowling ha rivelato sul suo sito che l'anima della Bacchetta di Sambuco, è un crine della coda di un Thestral, una bacchetta con tale anima può essere usata solo da qualcuno che sia in grado di affrontare la morte. |
"Il libro delle bacchette magiche"
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